lunedì 13 ottobre 2008

L'Amore di Francesco per gli Animali

Laudato sie, mì Signore cum tucte le Tue creature, specialmente messor lo frate Sole…”.






Difficile non riconoscere in queste parole il Cantico delle Creature, intonato da Francesco, ormai cieco, piagato e sull’orlo del transito verso l’altra vita, per celebrare la natura, nella sua pienezza, espressione del suo amore per Gesù Cristo.


Francesco non è un vero e proprio “ecologista ante litteram”, come qualcuno vorrebbe esagerando e forzando la storia del santo. In lui l’amore per la natura, che è comunque una costante dopo la sua conversione, è sempre mediato dalla presenza del Ministero. “Questa bella d’erbe famiglia e d’animali” non è un assoluto superiore all’uomo o un orizzonte fine a se stesso, ma il riflesso di quell’armonia e quel rispetto che furono gli archetipi della sua vita, fino a quella notte fra il 3 e il 4 ottobre del 1226, quando la sua anima salì a Lui, all’età di quarantaquattro anni.

Poesia - Vivisezione




Vivisezione


Uomo infelice senza gioia,
privo d'amore;
che neghi la pietà a chi la invoca
e senza timore,
dormi tranquillo con la tua coscienza.
Mai fosti caduto così in basso,
contorto e alienato spirito;
figlio emerito della pazzia,
pari ai rifiuti non riciclabili.

Essere immondo non degno del creato
che mascheri le tue torture i tuoi delitti,
con etica ipocrita, sfacciata e falsa.
Sono anime sporche,sudice, marce
d'una ferocia e crudeltà consapevoli
che si sprigionano contro gli indifesi.
Esercitata da menti aberranti
con accanito cinismo e indifferenza
su esseri innocenti,costretti con forzata costrizionea subire l'impudenza sprezzante
dei suoi torturatori.
Ostentata mania,
di sviscerare le povere vittime.
Per una falsa scienza,
si ostinano ad infliggere,dolore e sofferenza.
L'uomo la bestia più perversa,
è bene non allevarlo
potrebbe avere in seno del veleno.
Seviziatori,torturatori,sadici,egocentrici;
loro possono e vogliono,le povere bestioline subiscono.
Ho uomini crudeli!Rendetemi le mie creature.
Cosa ne avete fatto?Distorte menti!Lasciate ch'io le raccolga,non buttatele ai rifiuti.
Soltanto voi meritate di essere gettati nelle discariche e nelle fogne.
autore: Leopold Persidi (Roma 29-3-2003)

Miracle of Marcelino 1955

Archivio blog